Gli specialisti sono nell’incertezza più totale su questo virus, è nuovo per certi versi e non lo conoscono.

La soluzione non sarà il vaccino, che arriverà probabilmente ma fra molti mesi purtroppo. È un virus che muta molto facilmente per cui è difficile trovare un vaccino efficace.

I mass-media pian piano diranno che stiamo guarendo, che non vi sono più molti contagi né molti morti, poi inizieremo ad uscire con le protezioni ed infine toglieremo protezioni e le restrizioni. Annunciando poi cure miracolose ma costose e vaccini più o meno efficaci.

La verità è che per uscirne ce lo dovremo pian piano prendere tutti e si spera sopravviverne senza conseguenze gravi. Solo così ne usciremo davvero.

Il distanziamento sociale e le protezioni, nonché le precauzioni non sono la soluzione ma bensì una toppa messa in un attimo di panico.

L’economia vacilla, la politica è fragile, l’Europa unita non è per nulla unita, la stabilità delle persone viene meno e la capacità di sopportazione è quasi esaurita.

Il virus invece non fa fatica a diffondersi e a sopravvivere passando di persona in persona, forse anche passando sugli animali, ancora non lo sanno. Ma lui sopravvive e può farlo a lungo, mutando e cambiando soggetto, il suo unico scopo è sopravvivere infettando sempre più organismi diversi.

Per fortuna abbiamo un sistema immunitario che può essere molto forte ed avere una memoria per cui se incontra il virus e lo vince è probabile che se lo rincontra nuovamente una seconda volta lo vinca nuovamente molto più in fretta. Ma neppure su questo c’è certezza. Ci vorranno mesi e mesi, casi e casi per poter aver un minimo di statistica medica seria, non quella da stampa.

Nel mentre smettiamo di vivere? Manteniamo le distanze e l’isolamento sociale? Teniamo chiuse le attività lavorative perchè ci portano a stare vicini?

Non si può! Il sistema non sopravviverebbe per come lo conosciamo noi oggi. Per il benessere e la ricchezza a cui siamo abituati, e quindi che si fa?!

Semplice si sfuma la canzone che ha fatto chiasso fino ad oggi, più o meno lentamente, e si ritorna alla normalità. Sperando e per quanto possibile verificando che il sistema immunitario faccia il suo lavoro.

Il resto è fantasia per ora.