Punto della situazione sul Covid-19 con dati aggiornati al 17-10-2020
Dati del Organizzazione Mondiale della Salute:
Totale casi: 39.023.292
Totale decessi: 1.099.586 (il 2,83% dei casi positivi)
Percentuale decessi su casi positivi:
Stati Uniti d’America: 2,74%
India: 1,52%
Brasile: 2,95%
Russia: 1,73%
Argentina: 2,67%
Germania: 2,79%
Francia: 4,21%
Spagna: 3,64%
Olanda: 3,28%
Media europea escludendo il dato italiano: 3,36%
Dati del Ministero della Salute:
Tamponi effettuati: 13.228.204
Totale casi: 391.611 (il 2,96% del totale dei tamponi effettuati, 34 tamponi per trovare 1 caso)
Totale decessi: 36.427 (il 9,3% dei casi positivi)
Raffrontando il dato medio mondiale 2,83% e il dato medio europeo 3,36% sulla percentuale dei decessi attribuiti al virus, sul totale delle persone positive, rispetto al dato italiano 9,30% risulta palese una disproporzione eccessiva che porta a pensare a un’errata classificazione dei decessi che ha portato all’errata amplificazione del dato.
Casi positivi a oggi in Italia: 107.312
Ricoverati con sintomi: 6.178
In isolamento domiciliare: 100.496
In terapia intensiva: 638 (dato massimo raggiunto in Italia 4.096 siamo ad un valore 6,4 volte inferiore oggi)
Fonte dei grafici Organizzazione Mondiale della Salute
Questo grafico mette a confronto il numero di casi diagnosticati positivi al virus (in blu) rispetto al decessi (in nero), come lo possiamo interpretare? Probabilmente abbiamo imparato a curare questo virus e ora non è più così letale fortunatamente.

In questo grafico invece si vede, a fronte di un crescente numero di test (barre in grigio), quanto non sia cresciuto fortunatamente il numero dei casi positivi al virus (barre in rosso). Cosa significa questo? Che stiamo andando a cercare con foga crescente un virus è ormai sta scomparendo da solo.

Dati del Ministero della Salute:
Usando i dati rilasciati dalla protezione civile abbiamo elaborato i dati nazionali e messi su alcuni grafici per renderli di facile lettura.
Questo primo grafico mostra l’andamento del numero dei tamponi in Italia, la linea retta che si vede sul grafico mostra l’andamento e la sua pendenza mostra il deciso aumento del numero dei tamponi, perché? Risponderemo di seguito alla domanda, intanto era importante evidenziare il dato in forte crescita.

In questo grafico si evince il numero dei nuovi casi a livello nazionale e la linea retta mostra sempre l’andamento ovvero calante, nonostante ci sia stato un brusco aumento dei tamponi. Non fatevi impressionare dal picco, teniamo d’occhio l’andamento rispetto al numero dei tamponi eseguiti è fondamentale per capire cosa stia realmente succedendo in Italia.

Questo grafico mostra il reale andamento delle persone in terapia intensiva da cui è evidente che per fortuna siamo molto lontani dai momenti difficili. La linea retta mostra l’andamento del grafico che per fortuna è in forte calo, cosa significa questo? Che ora i pazienti colpiti dal virus vengono curati meglio e quindi non necessitano della terapia intensiva.

Questo grafico mostra i dati dei decessi nazionali quotidiani attribuiti al virus, fortunatamente in forte calo. Anche qui il calo è evidenziato dalla linea retta con una forte pendenza verso il basso fortunatamente. Sempre perché ora riusciamo a curare in modo efficace il virus.

Dulcis in fundo il grafico che mostra il rapporto tamponi su nuovi casi, con la linea di andamento tendenziale in aumento. Cosa significa questo? Che dobbiamo fare un numero maggiore di tamponi per trovare un solo positivo, ricordiamoci che positivo non significa ammalato, non significa ricoverato, non significa in terapia intensiva e neppure morte. Oggi in media si fanno 91 tamponi a vuoto per trovare 1 solo positivo. La sanità e quindi lo stato non starà esagerando a cercare un virus che non vuole più farsi trovare?

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