Siccome continua ad imperversare la confusione informativa sui mass media nazionali, o meglio la non informazione, si pensa soprattutto a fare clamore e terrorismo proviamo a fare un po’ di chiarezza sul tema tampone.

Il tampone che oggi viene utilizzato per identificare un positivo al virus si avvale di una tecnica di amplificazione chiamata PCR, non scenderemo troppo nei dettagli tecnici, ma in estrema semplificazione permette solo di dire se ci sono tracce del virus.

Cosa significa questo?

Significa che in caso di positività del tampone si può ricadere in uno di questi 6 casi:

Tampone Covid-19 positivoContagiosoNon contagioso
Persona senza alcun sintomoXV
Persona con lievi sintomiXV
Persona che stà maleXV
Possibili casistiche

La cosa brutta è che il tapone non distingue in alcun modo queste 6 casistiche perché non è in grado di farlo.
Nota bene che su 6 posibili casi ben 3 sono pazienti positivi e non contagiosi e in 2 casi su 6 di fatto il paziente sta bene o ha lievi sintomi ma non è contagioso. Quindi possiamo affermare statisticamente che quantomeno il 33% dei tamponi positivi non significano nulla, per fortuna, ovvero 1 ogni 3 positivi.
Inoltre ricordiamoci che il tampone Covid-19 scatta solo un’istantanea del momento in cui viene eseguito per cui se il contagio avviene 5 minuti dopo aver effettuato il tampone non verrà scoperto.

Nel mentre in Italia basiamo le decisioni politiche di grande impatto sulla psiche, sulla vita e sull’economia delle persone su un esame che oltre a presentare questa varianza indistinguibile ha anche un certo grado di inaffidabilità dal momento che dipende da come viene effettuato l’esame sia in fase di raccolta dei campioni che in fase di esame degli stessi in laboratorio.

Ora non sarebbe il caso di ritornare a fare la medicina di buon senso e il giornalismo non terroristico per fare in modo che solo chi sta veramente male si rivolga al sistema sanitario nazionale per le cure e non che il sistema sanitario nazionale cerchi malati molto spesso inesistenti ignorando invece i malati esistenti per altre patologie?

Dato di oggi 14.132.421 tamponi eseguiti di cui 465.726 positivi ovvero il 3,30% dei tamponi eseguiti, rapportiamo ora questo dato alla popolazione italiana che sottostimiamo in 60.000.000 di persone e scopriamo che ben lo 0,78% sono risultati positivi al tampone.
Sempre che il dato dei positivi possa essere attendibile e non alterato verso l’alto come ipotizzato dal giornalista Bruno Vespa in un recente intervento televisivo mai smentito da nessun organo ufficiale.

Ultima chicca sul tampone arriva da un report fatto dall’Università Cattolica Campus di Roma sembrerebbe che ogni singolo tampone costi allo stato, ovvero a noi cittadini, fra materiali, reagenti e personale circa 35€ a tampone quindi a oggi abbiamo speso circa 490 milioni di euro solamente per i tamponi effettuati per il Covid-19.

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