È iniziata una  nuova Santa Inquisizione riguardo i medici non allineati al Regime.

L’Ordine dei Medici di Milano ha radiato il dottor Dario Miedico, esponente storico di Medicina Democratica, per le posizioni critiche nei confronti delle attuali politiche di vaccinazioni di massa. E’ il secondo medico radiato perché ha portato dati critici sui vaccini,  dopo il dottor Roberto Gava di Treviso. Ci sono altre decine di richieste di provvedimenti nei confronti di altri medici in tutta Italia.
Fonte: http://www.terranuova.it/News/Salute-e-benessere/Vaccini-un-altro-medico-radiato

La CODACONS, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, raccoglie la battaglia.

La battaglia avviata nel nostro paese contro la libertà di pensiero è aberrante ed estremamente pericolosa – afferma il Codacons – I medici vengono intimoriti attraverso lo strumento della radiazione dall’albo e non possono più esprimere opinioni sulle vaccinazioni. Una violenza inaudita contro la quale presentiamo un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, chiedendo di aprire una indagine nei confronti dell’Ordine dei medici di Milano allo scopo di verificare se la radiazione di Miedico possa configurare le fattispecie di violenza privata e abuso di atti d’ufficio – conclude l’associazione.
Fonte: https://codacons.it/vaccini-ordine-milano-radiato-un-medico/

Perché il Dott. Dario Miedico di Parma risulta tanto pericoloso per il pensiero unico di Regime?

Perché invita i genitori a riflettere sulla questione vaccini ed afferma che: è necessario che le persone riflettano e contraddicano pure il proprio medico se questo afferma qualcosa che non gli è chiaro, e questo da molto fastidio a certi medici si ritrovano a perdere un potere che gli è indispensabile.

Riporto per completezza anche la replica del dottor Miedico.

«In data 24 maggio 2017, dopo 51 anni di iscrizione all’Ordine dei Medici di Milano, ho ricevuto la notifica della mia radiazione al seguito delle accuse che mi sono state mosse dall’ordine nazionale che si possono riassumere nel: non aver aderito al pensiero unico in tema di vaccinazioni, prendendo le distanze dal documento FNOMCEO del luglio 2016 sulle vaccinazioni, nell’aver supportato centinaia di famiglie nella richiesta dell’indennizzo dovuto per legge alla subita reazione avversa a vaccinazione da parte di un loro congiunto, nell’aver ribadito in ogni occasione la mia contrarietà all’obbligo vaccinale. Non sono preoccupato per me, sia perché presenterò sicuramente opposizione, sia perché questo fatto non mi impedirà di continuare nella mia opera di divulgazione dei possibili danni correlati ad una pratica sanitaria che, al pari di qualsiasi altra, dovrebbe rivalutare costantemente il rapporto rischi benefici, sia perché la montante reazione di migliaia di persone all’assurdo recente decreto legge che porta a 12 le vaccinazioni obbligatorie mi fa ben sperare in una opposizione di massa che lo faccia decadere. Sono invece preoccupato per la quieta acquiescenza dimostrata fino ad ora dalle organizzazioni sindacali dei medici di fronte a questi fatti, come se rappresentassero un problema personale e non politico, ma mi auguro che i singoli aderenti, rafforzati dalle manifestazioni delle migliaia di famiglie e dalla pubblica dichiarazione di numerosi colleghi, escano allo scoperto denunciando a loro volta la loro contrarietà ad una pesante riduzione della loro libertà di pensiero, di parola e di scelta terapeutica. Pertanto, a nome delle famiglie dei danneggiati, a nome delle persone che vogliono scegliere quali rischi correre, a nome dei colleghi che mantengono il valore della libertà di scelta terapeutica e di pensiero, suffragata da centinaia di studi scientifici, continuerò a mantenere e diffondere le mie idee critiche sulle vaccinazioni, come su qualunque altro argomento di natura sanitaria, in qualunque contesto».