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ROSANNA SPATARI ha un locale che si chiama LA TORTERIA a Chivasso, in provincia di Torino, e ha sempre tenuto il locale aperto IN DISOBBEDIENZA CIVILE. In questo video spiega come.

Trascrizione del video:

Se la legge va contro il diritto umano ma allora io faccio disobbedienza civile.

Aprire in sicurezza e una grande cagata. Io non prendo ordini da nessuno e non accetto nessun tipo di dittatura!

APRITE!

00:12

Lui: Sono le 23:36 e siamo in piazza Castello (Giovedì 2 aprile 2021 a Torino)

in questa maestosa piazza

LEI: disobbediamo in qualche maniera

Lui: Sì

LEI: diciamo che ci perdiamo la nostra libertà

LUI: e ci prendiamo la nostra libertà. Allora la signora SPATARI che avete davanti ha un locale a Chivasso che non chiude mai a nessuno ora del giorno da ottobre!

LEI: Si esatto da ottobre.

LUI: Perché si è resa conto, nel corso nei mesi di questa follia collettiva, che studiando bene quali sono i nostri diritti

LEI: e soprattutto facendoli applicare perché il problema fondamentale è che non li facciamo applicare. Uno perché non li conosciamo, 2 perché abbiamo paura di parlare. Abbiamo paura di essere noi stessi.

LUI: Pensiamo che siamo costretti a chiudere, perché diversamente chi sa in che cosa stiamo incorrendo. Perché poi le forze dell’ordine sono state molto brave, solerti e a tratti anche un po’ veementi in questi mesi a farci capire che c’era il penale, chiusura del locale, c’erano i sigilli, tutta una serie di cose che

LEI: che io non ho mai applicato signori. Perché al momento che uno mi dice “signora lei deve chiudere 5 giorni, io non chiudo. Semplicemente dico: io non chiudo mi dispiace, ma non per altro perché DEVO MANGIARE.

LUI: Partendo dalla NECESSITÀ

LEI: Quindi partiamo dalla necessità che è l’articolo 54 del codice penale, lo stato di necessità. Se si utilizza lo stato di necessità davanti ad un qualunque giudice, anche solo quello per strada, non c’è possibilità di Punizione.

STATO DI NECESSITÀ

Articolo 54 Codice Penale

Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.

01:23

LUI:  La sentenza del Tribunale di Roma arriva proprio da un verbale elevato ad un commerciante che ha dichiarato il suo stato di necessità

LEI: Sì esattamente perciò è stato assolto. Qualunque cosa tu faccia in stato di necessità, che non dipende da te chiaramente, perché in questo caso una pandemia NON dichiarata non dipende da noi … quindi se la volontà è politica mi dispiace pagheranno i politici. O con il denaro o con la galera in qualche maniera dovranno fare. Miei cari signori se tenete i locali chiusi, per volontà, per paura io vi esorterei a studiare l’articolo 41

01:53

Lei: L’Iniziativa economica privata è libera. E libera che cosa significa? Significa che lo Stato non può sottrarre l’iniziativa economica

ai privati, ne imporre ai singoli il tipo di attività che essi devono svolgere, senza tuttavia notificare lo spirito dell’iniziativa individuale, che è esattamente quello che è successo in questo periodo

Lui: Molto mortificati dalla situazione che stanno vivendo

Lei: Assolutamente si. Mettere in pratica un po’ di autodeterminazione come faccio io, perché se me lo fate fare sempre da sola faccio la figura di sovversiva, l’anarchica, e via dicendo, che un po’ è anche vero. Per carità non c’è problema, però il problema oggi è dire: adesso basta!

Lui: Ecco quando Rosanna prendere questa vibrazione va a accogliere proprio quel lato quasi da ordine militare, no?

Lei: è quel basta che devono dire tutte le persone che hanno un azienda. Poi oggi basta dire, signori, no basta è finita, io non prendo ordini da nessuno e non accetto nessun tipo di dittatura! Nessun tipo di dittatura. Io lo dico sempre perché mi viene bene, oggi mi riempie la bocca. Perché aprire signori in sicurezza è una grande cagata, mi spiace.

Lui: è un grande stronzata, sì esatto.

Lei: voi volete aprire in sicurezza quando c’è una pandemia che non è assolutamente stata dichiarata. Insomma io prendo tantissime multe diciamo così.

Lui: sei un esperta di multe.

Lei: esperta di multe, ne prendo una caterva e naturalmente le rigetto tutte.

03:04 

Lei: Ma se voi guardate bene c’è scritto (EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA) in grassetto addirittura. L’epidemia non è una pandemia

Lui: lo scrivo loro.

Lei: non solo lo scrivono, lo dichiarano come lo dichiarano l’OMS. Ormai su internet trovate tutto. C’è qualunque cosa è sol che non avete voglia di fare un cazzo! E perciò se non avete voglia di fare un cazzo signori miei state in dittatura. Aprite! Dovete aprire. Mi fate rimanere da sola.

Lui: E lei è da sola ad ottobre. La determinazione che vedete in questa donna, in questa donna

Lei: in questo danno (ride)

Lui: in questo danno per il governo, perché tu sei un danno per il governo

03:35 

Lei: io credo che prima o poi mi spareranno un colpo in testa. Ma gliel’ho anche chiesto ai Carabinieri, quando gli spiegavo tutte le violazioni di legge che mi stavano facendo fare

03:41 

Lei: io non ho paura di morire, se mi sparate un colpo in testa, mettete la mano alla fondina, prendete la pistola e sparatemi un colpo, perché per farmi stare zitta c’è solo questo. Ma loro non ti ascoltano, o fanno finta di non ascoltare, oppure si vergognano.

Lui: Secondo me l’ultima che hai detto

Lei: che si vergognano può essere. Basta essere semplici, dichiarare apertamente la propria volontà: io non prendo ordini da nessuno perciò non accetto nessun tipo di dittatura. Semplicissimo

Lui: Fantastico.

Lei: Con l’anima aperta, con il cuore aperto […] la paura è una cosa terrificante, bloccante.

Lui: Ancestrale.

Lei: Lo diceva sempre il dottor Riastsch (psichiatra, comunicazione eriksoniana, terapia breve) quando facevo i suoi corsi, un psichiatra veramente molto bravo, usava la terapia breve. Tutte le paure sono collegate alla paura di morire. Tu hai paura di tenere aperto un locale hai paura perché pensi che nel futuro poi non potrai più mangiare, però in realtà non stai mangiando già adesso allora sei dissonanza cognitiva: allora aprite!

Lei: Che meraviglia via Roma, tra l’altro signori se non aprite non potranno neanche incassare i proprietari delle strutture che affittate. Perché non vi lamentate voi che avete i negozi affittati, non lo prendete l’affitto e molti di voi si troveranno con uno stipendio dimezzato. Non vedo l’ora sinceramente, così magari muovete il culo dalla sedie […]

04:59 

Lei: A voi lo sapete che in Francia vi rendono, il Bar 8.000 euro al mese, i Ristoranti dai 10 ai 15.000 euro. al mese e signori!

Lui: Tutti i mesi!

Lei: Perciò noi siamo tenuti volutamente in dittatura. Noi perché io sono nella categoria, ho questo piccolo localino che gestisco autonomamente […]

05:39 

Lei: Uso l’articolo 13 della costituzione. Qual è l’articolo 13 della costituzione? La libertà personale è inviolabile. (Lo dice gridando) È un mio modo di fare quando parlo con le forze dell’ordine, urlo sempre, e ma non ce la faccio è più forte di me, quando vedo una divisa mi vien da urlare […]

05:58

Lei: ma anche i mercatari fanno le file chilometriche con i loro furgoni, fanno le loro rimostranze, che ci sarà, va benissimo, perfetto, però poi il giorno dopo non pianti allora che cosa la fai fare la manifestazione. Tu fai una manifestazione da schiavo? Chiedi alle forze dell’ordine, oppure al governo di farti aprire? Io non ti chiedo niente, io apro, punto. Ma tu manifesti per chiedere il permesso di vivere? Ma siamo impazziti?

Lui: Apri! Apri sto locale!

Lei: le uniche soluzioni ad oggi sono riaprire tutti, senza le cazzate della sicurezza, noi siamo già in sicurezza, perché siamo l’unico paese al mondo che c’ha il bidè e ci laviamo il culo. Però non abbiamo bisogno che ci vengono a dire come dobbiamo lavarci il culo.

Dovete aprire tutti senza permesso di nessuno perché non siete schiavi! 

Lui: Qualcuno sicuramente si starà chiedendo sì vabbè vabbè vabbè ok apro va bene ma quando arrivano le forze dell’ordine

• che mi redano un verbale

• che mi dicono che ci sarà una chiusura di cinque giorni,

• mi metteranno e sigilli

• che è che scadrò nel penale,

io che cosa rispondo?

Lei: io non chiuderò mai, mi dispiace, per niente e per nessuno. Ma non è vero che si cade nel panale, perché l’articolo 650 lo hanno tolto al volo perché effettivamente di penale non c’è niente.

• D.L. 23/3/2020 depenalizza le violazioni misure anti-Covid

• Sentenza 7988 del 1/03/2021 la Cassazione conferma la non-applicabilità dell’art.650

Lui: Leggendo la sentenza si evince una cosa chiarissima, non è possibile in nessun caso, nessuno, che un locale aperto scada nel penale, l’ho già detto in un altro video, lo ribadisco chiaramente. Non si scadere nel penale, in nessun caso. Vogliamo dirlo che tutti questi cazzo di verbali …

Lei: Non sono verbali ma sono ACCERTAMENTI DI VIOLAZIONE AMMINISTRATIVA. Non sono legali.

NON SI PAGANO SI RIGETTANO AL PREFETTO.

Lei: Lo dice il TAR del Lazio, come dicevi tu l’altra volta, in cassazione, perciò fa giurisprudenza.

Lui: 

• Le multe non si pagano si rigettano. 

• I sigilli, se li fanno, sono degli abusi.

Il penale, non è possibile cadervi dentro, quindi che cazzo aspettate ad aprire?

Lei: APRITE! Ma se la legge è uguale per tutti, allora non mi venite a dire che il TAR del Lazio, che a no è stata fatta nel Lazio, a no è stata fatta nell’Emilia, la legge è uguale per tutti, perciò tutto quello che viene decretato in cassazione diventa giurisprudenza e legge. Se la legge è uguale per tutti, allora deve valere per tutti. Non per, va ben per il fioraio sì, per l’orologiaio anche, il tabaccaio pure, il supermercato pure. E allora signori se c’è una pandemia, tutti chiusi a casa e l’esercito porta le buste della spesa a casa. O così o tutti aperti.

Lui: tutti aperti direi, oramai non c’è più nessun dubbio.

Lei: e riprendiamo la nostra economia, e sopra tutto manteniamo i nostri figli. Perché il giorno che non avrete il denaro per mantenere i vostri figli VE LI PORTANO VIA!

Lui: come ha detto la LORENZIN (i figli non sono di proprietà dei genitori).

Lei: Perciò, sveglia […] visto che pagate voi l’affitto, le tasse, la luce, il gas, l’acqua, scusate ma pagate tutto voi ed i politici guadagnano sul lavoro che svolgete, allora quando vi svegliate? Mai? […]

Lui: Sono un po’ in imbarazzo le forze dell’ordine con te, hanno questo problema [..]

Lei: infondo sì […] sono in imbarazzo perché io oltre a recitare qualcosa di legalese, sai quelle cose che impari, così leggendo, studiando qua e là, ascoltando tutte le fonti autorevoli. Gli avvocati sono fonti autorevoli, e li ringrazio perché stanno facendo un ottimo lavoro ultimamente. Sono veramente dalla nostra parte, forse sono gli unici.

Lei: Perciò quando io parlo alle forze dell’ordine, prima con il legalese, e poi con il cuore, parlo con il cuore, allora lì si che ci sono dei problemi. Perché la coscienza, la coscienza si rivolta. Tutte le coscienze si stanno rivoltando. Il diritto, il diritto naturale alla vita, se lo capite allora domani mattina aprite tutti i vostri negozi, aprite tutti i vostri ristoranti, tutti i vostri bar.

Lei: Aprite e lavorate semplicemente. Quando arrivano le forze dell’ordine, “Perché ha aperto? Lei lo sa che lei non può? È la legge”, le salutate, le ringraziate per la visita, e molto amorevolmente gli direte:

SE LA LEGGE VA CONTRO IL DIRITTO UMANO ALLORA IO FACCIO DISOBBEDIENZA CIVILE E TENGO APERTO. PERCHÈ DEVO VIVERE, PERCHÈ DEVO MANGIARE, PERCIÒ VOI NON AVETE NESSUN POTERE. NESSUN TIPO DI POTERE PUÒ ESSERE APPLICATO SU UNA PERSONA PERCHÈ DIVENTA SCHIAVITÙ. Non è difficile. Aprite! […]

Lei: Fate disobbedienza civile, che è prevista dall’ordinamento giuridico, FATE DISOBBEDIENZA CIVILE. Il Mercato, occupate le piazze del mercato. Non cedete a nessun tipo di ricatto. Aprite! Anche se non vendete niente, aprite tutto. Parlare va bene, ma se la parola non è seguita dai fatti NON HA NESSUN VALORE. […]

Lei: Se apriamo tutti, nessuno potrà fare niente. Lo sapete che se apriamo tutti, le forze dell’ordine sono con noi.

Lui: e si perché come diceva Churchill, “se una persona fuma sotto il cartello vietato fumare, la si multa. Se sono in 5 si chiede di spostarsi, se sono in 20 si leva il cartello.”

Lei: Noi leviamo i cartelli, tutti, APRITE. […]